CFO (Chief Financial Officer) di Sagres: intervista a Giovanni Russo, leadership solida verso il cambiamento
Giovanni Russo, CFO di Sagres, racconta la sua evoluzione personale e professionale con passione e chiarezza. In Sagres da otto anni, ha percorso tutta la scala della funzione amministrazione, finanza e controllo, inizialmente come controller e oggi come CFO. Grazie alla sua storia in azienda, Giovanni conosce ogni angolo operativo e strategico di Sagres, ne ha visto le trasformazioni e ne guida le sfide.
Secondo Giovanni, la figura del CFO non è più confinata al bilancio, ma è diventata “una figura di primaria importanza all’interno di tutti i processi e le dinamiche aziendali.” In un contesto di rapida evoluzione, il CFO deve infatti garantire stabilità economica e allo stesso tempo flessibilità finanziaria. La sua visione si basa su due temi distintivi: gestione del rischio come opportunità e collaborazione interfunzionale, due leve chiave per creare valore e competitività sul mercato.
L’evoluzione del ruolo del CFO nell’azienda moderna
L’evoluzione del CFO (Chief Financial Officer) rappresenta uno dei cambiamenti più significativi nel panorama manageriale contemporaneo. Oggi, il ruolo del CFO ha superato i confini tradizionali della gestione finanziaria, trasformandosi in una figura strategica di primo piano all’interno dell’organizzazione aziendale. Questa metamorfosi riflette l’esigenza delle aziende di adattarsi a un contesto economico sempre più complesso e dinamico, dove la capacità di navigare l’incertezza e guidare la trasformazione digitale diventa cruciale per il successo aziendale.
Il CFO moderno non si limita più al controllo dei numeri e alla supervisione della contabilità. Secondo le evidenze della ricerca del Business Leaders Summit 2025, il CFO è chiamato a reinventare il proprio ruolo, trasformandosi da custode dei numeri a vero stratega e architetto del cambiamento aziendale. L’82% delle aziende ha investito in intelligenza artificiale nel 2024, e il CFO si trova al centro di questa trasformazione, dovendo valutare con attenzione le tecnologie più efficaci e assicurarsi che siano in linea con gli obiettivi aziendali.
L’evoluzione strategica
La trasformazione del CFO da figura tecnica a leader strategico è un processo che ha radici profonde nell’evoluzione del contesto economico globale. Tradizionalmente, il CFO era principalmente responsabile della tenuta della contabilità, della preparazione dei bilanci e della conformità alle normative fiscali. Tuttavia, con l’intensificarsi della complessità economica e la necessità di risposte rapide ai cambiamenti di mercato, il CFO ha progressivamente assunto una posizione centrale nei processi decisionali aziendali.
Secondo lo studio annuale di Workday e ANDAF 2024, il 59% dei CFO prevede di investire in intelligenza artificiale entro i prossimi due anni, evidenziando come la figura del CFO sia sempre più strategica nella guida della trasformazione digitale. La sensibilità verso l’agilità nel budgeting e forecasting è aumentata significativamente, passando dal 36% nel 2023 al 61% nel 2024. Questo cambiamento riflette la necessità per il CFO di rispondere prontamente ai cambiamenti di un mercato sempre più dinamico e imprevedibile.
Il CFO come co-pilota del CEO
Il CFO contemporaneo è diventato un co-pilota del CEO, un partner strategico che non solo analizza i dati ma li trasforma in intuizioni capaci di guidare l’azienda verso il futuro. Questa evoluzione richiede competenze trasversali che includono la comprensione dei modelli di business, la padronanza degli strumenti digitali, capacità di leadership e una visione orientata alla creazione di valore nel lungo periodo.
La collaborazione tra CFO e CEO si è rafforzata significativamente, con il 94% dei CFO che collabora strettamente con i CEO e il 62% che interagisce regolarmente con i COO. Questa collaborazione è essenziale per allineare gli obiettivi aziendali e garantire una gestione efficace delle risorse. Il CFO è ora sempre più considerato un consulente chiave e un partner del CEO, lavorando a fianco di progetti strategici, commerciali e di sviluppo.
La rivoluzione del concetto di rischio
Nel corso dell’intervista, Giovanni sottolinea che “il rischio non deve essere più evitato, ma deve essere analizzato e gestito come una leva strategica”. Russo ritiene che il rischio possa diventare creazione di valore e strumento per la competitività.
Una delle trasformazioni più significative nel ruolo del CFO riguarda infatti l’approccio al risk management. Mentre tradizionalmente il rischio era percepito come una minaccia da contenere, oggi il CFO moderno lo considera come una componente essenziale del progresso e una leva strategica per la crescita aziendale. Il CFO deve essere in grado di identificare, valutare e gestire i rischi finanziari in maniera efficace, riconoscendo che con l’aumento delle minacce globali, dalla volatilità dei mercati finanziari ai rischi geopolitici, la gestione del rischio diventa cruciale.
Il CFO gioca un ruolo centrale nel risk management aziendale coordinando l’identificazione e la gestione dei rischi finanziari, contribuendo alla stabilità e resilienza complessiva dell’azienda. Le sue responsabilità includono la valutazione delle esposizioni ai rischi e la messa in atto di strategie di mitigazione, come l’acquisto di assicurazioni o lo sviluppo di piani di controllo interno.
Il CFO come guardiano della sostenibilità finanziaria
Il CFO è il principale responsabile del reporting sullo stato dei rischi ai vertici aziendali, redigendo report chiari che presentano gli esiti delle analisi, l’esposizione ai rischi più critici, le strategie di mitigazione in atto e i relativi costi/efficacia. In un ambiente volatile come quello attuale, anticipare il rischio può richiedere la trasformazione anche di interi modelli aziendali, e il CFO deve essere in grado di conciliare tali trasformazioni societarie con la garanzia di stabilità finanziaria.
Il CFO di oggi deve possedere doti di risk management e compliance, ma allo stesso tempo essere in grado di stabilire una buona business partnering, avendo la capacità di “guidare” il business attraverso la trasformazione finanziaria. La gestione del rischio come opportunità permette al CFO di mappare, modellare e integrare i rischi nei processi decisionali, diventando parte integrante della strategia d’impresa.
Superare i silos aziendali
La collaborazione interfunzionale rappresenta un pilastro fondamentale del CFO moderno.
Ribadito da Russo, il CFO è un facilitatore tra i reparti. Nelle aziende come Sagres, un’unica modalità contabile-finanziaria non basta: serve dialogo costante tra marketing, operations, IT, HR. Il CFO deve farsi ponte tra strategie, processi e dati, garantendo coerenza tra obiettivi commerciali e performance.
In un’organizzazione contemporanea, le funzioni aziendali non possono più operare in compartimenti stagni, e il CFO diventa un facilitatore del dialogo tra diverse aree aziendali: marketing, operations, IT, HR e vendite. Questa sinergia è fondamentale per allineare le decisioni finanziarie con gli obiettivi commerciali e operativi, analizzare l’impatto economico delle strategie aziendali in tempo reale e ottimizzare le risorse evitando sprechi e duplicazioni.
Il CFO deve essere in grado di fare un passo indietro e avere una visione aziendale, ma anche di immergersi in profondità quando necessario, riconoscendo che non può essere un esperto in tutto e deve fare affidamento su un insieme molto più ampio di consigli per determinate aree di competenza. La capacità di promuovere la collaborazione interfunzionale per affrontare i cambiamenti diventa essenziale, richiedendo flessibilità e resilienza strategica.
L’interprete del business
Il CFO moderno deve conoscere dettagliatamente il modello di business in cui opera e avere una visione positivamente critica, mettendo sempre in discussione i sistemi di controllo e di misurazione con l’obiettivo del loro continuo miglioramento. La sua capacità di interpretare e trasformare le informazioni in maniera utile per la società rappresenta la sfida principale, dovendo avere autorevolezza e saper comunicare efficacemente.
L’integrazione tra le diverse funzioni aziendali permette al CFO di trasformare i numeri in vantaggi di mercato, rafforzando il proprio ruolo strategico. Il CFO deve essere in grado di parlare il linguaggio del business, capire il mercato e i processi, oltre che tutti i processi aziendali, inclusi gli aspetti relativi a compliance e regolamentazione.
Trasformazione digitale: leader dell’innovazione tecnologica
La trasformazione digitale ha un impatto profondo sul ruolo del CFO, che deve ora padroneggiare strumenti tecnologici avanzati per guidare l’innovazione aziendale. Secondo una ricerca di PwC, il 73% dei CFO concorda sul fatto che la digital transformation aziendale è una delle priorità organizzative, e attualmente il 18,5% del tempo del CFO è dedicato alla digitalizzazione.
Il CFO moderno deve acquisire competenze da data scientist, come evidenziato dal 53% dei responsabili finanziari italiani. La qualità dei dati e l’integrazione tecnologica rappresentano sfide cruciali, mentre la trasformazione digitale e l’adozione dell’intelligenza artificiale sono considerate aree di investimento fondamentali per migliorare l’efficienza e il supporto decisionale aziendale.
Automazione e Intelligenza Artificiale
L’automazione e l’intelligenza artificiale sono fondamentali per il CFO digitale, che può utilizzarle per semplificare e velocizzare i processi finanziari, ridurre gli errori umani e migliorare la precisione delle analisi e delle previsioni. Il CFO deve essere in grado di utilizzare le tecnologie di big data e analisi dei dati per monitorare e analizzare le performance finanziarie dell’azienda, individuando le aree di inefficienza e prevedendo le tendenze future.
Le competenze analitiche sono essenziali per qualsiasi CFO, che deve essere confortevole nell’utilizzo di strumenti di analisi dati e tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale e il machine learning per ottenere insight approfonditi. La trasformazione digitale impatta il CFO su tre fronti: le sue attività specifiche, la funzione finanziaria complessiva e le relazioni con le altre unità aziendali.
L’integrazione delle strategie ESG
Il CFO moderno deve essere un protagonista della partita ESG (Environmental, Social, Governance), essendo in grado di rivedere il business e i processi aziendali secondo il valore della sostenibilità. Le tematiche ESG sono strettamente connesse alla pianificazione strategica e finanziaria, soprattutto attraverso un piano di sostenibilità che deve essere “specchiato” nelle strategie aziendali.
Il CFO ha preso sempre più consapevolezza dell’importanza di integrare le azioni del piano di sostenibilità con il piano strategico, al fine di garantire l’accesso al mercato dei capitali e una rappresentazione solida ed efficace della continuità dell’azienda. Secondo la CFO Sustainability Outlook Survey di BDO, il 91% delle aziende che integrano gli aspetti ESG nelle proprie strategie aziendali prevede un aumento dei ricavi nel 2025.
La misurazione del valore sostenibile
La sostenibilità è uscita dai bilanci sociali per entrare nelle agende dei board, e il CFO è chiamato a rendere l’ESG misurabile, tracciabile e governabile. I dati ESG toccano ogni aspetto del business e influenzano rating creditizio, accesso al capitale, valutazioni ESG degli investitori e decisioni dei clienti B2B. Il CFO deve gestire KPI ambientali e sociali con lo stesso rigore della contabilità finanziaria.
Con l’arrivo della Direttiva CSRD, i dati di sostenibilità devono essere raccolti con metodo, rendicontati secondo gli ESRS e sottoposti a revisione indipendente. Il CFO deve sviluppare processi, strumenti e regole che integrino l’ESG nei sistemi ERP, nella pianificazione industriale e nel controllo di gestione.
Competenze future
Il CFO del futuro deve sviluppare cinque competenze fondamentali per rimanere competitivo nell’era digitale, in un contesto in cui la velocità del cambiamento tecnologico, la complessità dei mercati e le nuove esigenze degli stakeholder richiedono una figura dirigenziale sempre più completa, trasversale e capace di adattarsi a scenari in continua evoluzione.
Analisi avanzata dei dati e uso dell’intelligenza artificiale: le decisioni basate sull’intuito non sono più sufficienti; è necessario padroneggiare l’analisi dei dati e sfruttare le potenzialità dell’intelligenza artificiale per ottenere insight affidabili, precisi e tempestivi, supportando la pianificazione finanziaria e operativa con basi oggettive e predittive.
Ruolo strategico e guida del cambiamento: non si tratta più solo di gestire i numeri, ma di assumere un ruolo proattivo nella definizione e nell’attuazione delle strategie aziendali, favorendo l’innovazione, il miglioramento continuo e l’allineamento tra obiettivi finanziari e sviluppo del business.
Leadership strategica e visione d’insieme: la capacità di orientare l’organizzazione con una visione a lungo termine, integrando elementi finanziari, operativi e competitivi, è una delle competenze più determinanti per chi occupa il ruolo di CFO, che deve saper influenzare positivamente le decisioni di vertice.
Gestione evoluta dei rischi: occorre saper identificare, valutare e mitigare i rischi emergenti in modo dinamico ed efficace, attraverso strumenti avanzati e una comprensione approfondita delle variabili finanziarie e operative, in un’ottica di prevenzione e resilienza strategica.
Comunicazione efficace: infine, la capacità di comunicare con chiarezza, sintesi e autorevolezza è imprescindibile per il successo del CFO, chiamato a interagire costantemente con stakeholder interni ed esterni, costruendo fiducia e guidando con trasparenza il dialogo su performance, visione e sostenibilità.
Il CFO data-driven
Il CFO data-driven deve diventare promotore del cambiamento all’interno dell’organizzazione, non limitandosi ad applicare l’orientamento ai dati al solo dipartimento finanziario, ma facendo sì che questa mentalità permei ogni livello dell’azienda. La definizione degli obiettivi strategici e l’implementazione di una cultura del dato rappresentano i primi passi fondamentali per questa trasformazione.
Il CFO deve focalizzarsi meno sugli effettivi e più sul budgeting e sulle previsioni guidate dai dati, perché questi consentiranno di generare gli effettivi desiderati. La capacità di scovare, organizzare, analizzare e agire sui dati è fondamentale per il CFO moderno, che deve saper tradurre le informazioni in insight strategici data-driven.
La responsabilità della governance
Il CFO deve essere il guardiano delle buone pratiche di business e dei controlli, con il compito di troubleshooting e gestione dei rischi inerenti alle strategie aziendali. La sua indipendenza, per una società che dialoga con il mercato dei capitali, rappresenta un elemento di garanzia per tutti gli stakeholder, particolarmente importante per mantenere la credibilità e la fiducia degli investitori.
È inoltre responsabile della conformità alle normative finanziarie, della supervisione degli audit, della previsione dei flussi di ricavi e passività. Per le società quotate in borsa, ha il compito di garantire che i bilanci trimestrali e annuali siano prodotti in modo accurato e non fraudolento.
L’evoluzione della compliance
Con l’evoluzione delle normative, è fondamentale garantire che i rendiconti finanziari siano prodotti in conformità con gli standard internazionali e le crescenti richieste di trasparenza. Chi ricopre questo ruolo svolge una funzione centrale nell’applicazione degli standard di reporting ESG, come stabilito dal Global Reporting Initiative e dal Sustainability Accounting Standards Board.
La funzione di compliance si estende anche alla gestione delle nuove normative sulla sostenibilità, come la Direttiva CSRD, che richiede la raccolta sistematica di dati ESG e la loro rendicontazione secondo standard specifici. È quindi necessario integrare la conformità normativa tradizionale con le nuove esigenze di reporting sostenibile.
L’architetto del futuro aziendale
La figura moderna che ricopre il ruolo di CFO si distingue per la sua straordinaria complessità e rilevanza strategica, superando di gran lunga il tradizionale profilo del semplice custode dei numeri. Questa trasformazione riflette l’evoluzione del panorama economico globale e la crescente esigenza per le aziende di adattarsi a contesti sempre più dinamici e incerti. Chi svolge questo incarico è oggi chiamato a essere al tempo stesso un esperto di finanza, un leader strategico, un facilitatore del cambiamento e un garante dell’integrità aziendale.
L’integrazione tra competenze tradizionali e nuove capacità digitali, l’abilità di trasformare il rischio in opportunità, la promozione della collaborazione tra funzioni aziendali e la leadership nella sostenibilità sono i pilastri che ne determinano il successo. La capacità di gestire la complessità, guidare la trasformazione digitale e generare valore sostenibile nel lungo periodo diventa cruciale non solo per l’efficacia di questa figura, ma per la competitività dell’intera organizzazione.
Le aziende che sapranno valorizzare e sviluppare questa funzione in chiave evolutiva acquisiranno un vantaggio competitivo fondamentale per affrontare le sfide attuali e costruire un futuro sostenibile, redditizio e innovativo. Il CFO del futuro non è soltanto un professionista della finanza, ma un vero architetto del successo aziendale, in grado di coniugare rigore analitico, visione strategica e leadership trasformazionale in un contesto in continuo cambiamento.
Giovanni Russo incarna pienamente questa visione: una figura strategica, collaborativa, tecnologica, capace di gestire efficacemente rischio e sostenibilità. La sua esperienza conferma una realtà ormai consolidata: il CFO non è più soltanto un amministratore, ma un pilastro della governance, un leader del cambiamento e un interprete del mercato.