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CM DIFFERENZA RECUPERO CREDITI, CREDIT COLLECTION E GESTIONE DEL CREDITO

Qual è la differenza tra recupero crediti, credit collection e gestione del credito commerciale?

Comprendere le differenze tra recupero crediti, credit collection e gestione del credito commerciale è fondamentale per ogni azienda che opera con pagamenti dilazionati. Questi tre concetti, spesso usati come sinonimi, in realtà rappresentano fasi e approcci differenti all’interno del ciclo del credito.

Il recupero crediti si concentra principalmente sull’intervento successivo al mancato pagamento, mentre la credit collection e la gestione preventiva mirano a evitare che si arrivi a situazioni critiche. Sapere come si distinguono tra loro permette non solo di adottare strategie più efficaci, ma anche di tutelare la liquidità aziendale, mantenere relazioni sane con i clienti e intervenire con il giusto approccio nei casi in cui si renda necessario il recupero crediti.

Vediamoli nel dettaglio.

1. Il Recupero Crediti

Il recupero crediti è, nella sua essenza più pura, un’attività reattiva e mirata all’unico obiettivo dell’incasso delle somme dovute. Viene tipicamente attivato quando i termini di pagamento di una fattura sono già scaduti, a volte anche di diversi mesi. Questo approccio si concentra sul debito in sé, piuttosto che sulla relazione con il debitore.

Tradizionalmente, le agenzie di recupero crediti intervengono dopo la scadenza dei pagamenti. Le modalità possono variare dal contatto telefonico formale, all’invio di lettere di sollecito, fino, nei casi più ostici, all’avvio di procedure legali come il decreto ingiuntivo o il pignoramento dello stipendio.

Il decreto ingiuntivo è un provvedimento giudiziale che autorizza il creditore a riscuotere un debito senza un processo ordinario, se il credito è certo, liquido ed esigibile. Tuttavia, in Italia, è spesso considerato uno strumento poco efficace nell’ambito del recupero crediti, a causa dei tempi lunghi, dei costi onerosi e dell’alta probabilità di opposizione da parte del debitore, che può prolungare ulteriormente il processo e aumentarne i costi legali.

Anche il pignoramento dello stipendio, sebbene possa garantire una fonte di pagamento più sicura, comporta costi legali significativi e il rischio di deteriorare irreversibilmente il rapporto con il cliente.

Quando si affronta il tema del recupero crediti, è importante considerare che un approccio focalizzato esclusivamente sull’incasso può presentare diverse criticità. Prima fra tutte, c’è il rischio di compromettere la relazione con il cliente: un’azione troppo aggressiva, magari condotta senza la dovuta sensibilità, può minare la fiducia costruita nel tempo e danneggiare l’immagine dell’azienda.

In alcuni casi, l’insoddisfazione del cliente può persino sfociare in commenti negativi pubblici, amplificati dai social media, con un effetto boomerang difficile da controllare.

A questo si aggiunge l’aspetto economico e temporale: le procedure legali, quando si arriva a intraprenderle, sono spesso lente e costose. Nel contesto del recupero crediti, non è raro che il costo dell’azione superi addirittura l’importo del credito da recuperare, incidendo sulla liquidità aziendale più di quanto non si immagini.

Inoltre, anche ottenendo una sentenza favorevole, non si ha la certezza di recuperare effettivamente le somme dovute. Se il debitore è insolvente, ad esempio, il credito rischia comunque di restare irrecuperabile, rendendo vani sforzi e risorse impiegati.

Infine, c’è una questione organizzativa spesso sottovalutata: chi si occupa del recupero crediti opera talvolta in isolamento rispetto ad altre funzioni aziendali, come il reparto vendite o il customer care. Questa mancanza di comunicazione interna può generare incomprensioni e compromettere ulteriormente il rapporto con il cliente, impedendo una gestione coerente e strategica dell’intera relazione commerciale.

In sintesi, il recupero crediti tradizionale è una misura estrema, spesso necessaria per crediti “incagliati”, ma che tende a privilegiare il risultato a breve termine (l’incasso) a discapito della sostenibilità della relazione commerciale a lungo termine.

2. La Credit Collection

Quando si parla di credit collection, ci si riferisce a quell’insieme di attività operative finalizzate a sollecitare il pagamento dei crediti ancora aperti. Anche se spesso viene confuso con il recupero crediti in senso stretto, il termine credit collection ha un significato più ampio: comprende anche le prime fasi di contatto, quelle più “soft”, in cui il credito non è ancora considerato problematico e non è necessario ricorrere ad azioni legali.

Le modalità con cui si può fare recupero crediti sono diverse e variano in base al contesto, al tipo di cliente e alla natura del credito. Una delle tecniche più diffuse nel recupero crediti è la phone collection, ovvero il sollecito telefonico. È un metodo rapido, che consente di raggiungere un ampio numero di debitori in tempi brevi e con costi contenuti.

Gli operatori possono modulare il tono e lo stile del dialogo in base alla persona che hanno di fronte, o meglio, all’altro capo del telefono, e, in molti casi, le conversazioni vengono registrate per garantire tracciabilità e qualità del servizio. Tuttavia, proprio per la sua natura “a distanza”, questo tipo di comunicazione tende a essere meno personale e meno coinvolgente sul piano emotivo.

Più diretto e incisivo è invece l’approccio della home collection, che prevede l’intervento fisico di un operatore presso il domicilio o la sede del debitore. Questo tipo di contatto permette di instaurare una relazione più concreta, comprendere meglio la situazione finanziaria della persona o dell’azienda coinvolta, e raccogliere informazioni preziose.

L’impatto psicologico di una visita può essere significativo e spingere il debitore a prendere maggiore consapevolezza della propria posizione. Tuttavia, si tratta di un metodo più oneroso in termini di costi e tempi di gestione.

Accanto a queste attività, restano fondamentali anche le comunicazioni scritte, come l’invio di lettere, email o SMS, che rappresentano una forma meno invasiva ma comunque utile per ricordare una scadenza o sollecitare un pagamento in modo formale.

L’obiettivo finale del recupero crediti, naturalmente, è l’incasso. Ma per ottenere risultati concreti, è essenziale saper calibrare il tono e il tipo di intervento in base al contesto culturale e alla sensibilità del debitore. L’uso di tecnologie avanzate per la gestione dei dati e delle comunicazioni è ormai imprescindibile, ma deve andare di pari passo con un approccio umano e rispettoso. Il rischio, infatti, è che il sollecito venga percepito come un’aggressione, minando il rapporto di fiducia con il cliente.

In questo senso, alcune realtà, come Sagres, si distinguono proprio per la capacità di umanizzare il processo di recupero crediti. Non si tratta solo di incassare quanto dovuto, ma di trasformare un momento potenzialmente critico in un’occasione per educare il cliente al rispetto delle scadenze e, se possibile, rafforzare la relazione commerciale. Perché anche dietro a un sollecito c’è spazio per il dialogo, l’ascolto e la costruzione di fiducia.

3. La Gestione del Credito Commerciale

La gestione del credito commerciale (Credit Management) è un processo ben più ampio, strutturato e proattivo, che mira a tutelare il credito e la liquidità aziendale in tutte le sue fasi, dal momento della concessione del credito fino all’eventuale recupero crediti. A differenza del mero recupero crediti, la gestione del credito commerciale ha un duplice obiettivo: quantitativo (massimizzare gli incassi e ridurre le perdite) e qualitativo (mantenere e rafforzare la relazione con il cliente nel lungo periodo).

Gestire correttamente il credito commerciale non significa solo intervenire quando una fattura è scaduta o un cliente è inadempiente. Al contrario, un credit management efficace inizia molto prima, già nel momento in cui si valuta l’opportunità di acquisire un nuovo cliente. Il processo si articola in diverse fasi, ognuna delle quali ha un ruolo cruciale nella tutela della liquidità aziendale e nella costruzione di relazioni commerciali sane e sostenibili, riducendo la necessità di ricorrere al recupero crediti.

Analisi preventiva e valutazione del rischio

Tutto parte dalla prevenzione. Prima ancora di concedere condizioni di pagamento dilazionate, è fondamentale capire a chi ci si sta affidando. Questa fase di valutazione del rischio consente di stimare la solvibilità del cliente e stabilire limiti di credito coerenti.

Si tratta di un’analisi approfondita che può includere diversi parametri: dalla natura giuridica dell’impresa alle sue relazioni bancarie, dalla situazione patrimoniale al rating finanziario, fino agli indici di scoring più aggiornati. L’obiettivo è uno solo: prevenire l’insolvenza e, di conseguenza, limitare il ricorso al recupero crediti.

Monitoraggio costante del cliente

Una volta acquisito il cliente e concesso il credito, il lavoro non è finito – anzi, entra in una fase delicata. È necessario attivare un monitoraggio continuo, per tenere sotto controllo sia i tempi di pagamento che eventuali segnali di difficoltà finanziaria. Grazie all’utilizzo di software gestionali specializzati, come Sagest™ di Sagres, oggi è possibile controllare in tempo reale l’intero portafoglio crediti, ottenere report aggiornati e intervenire in modo tempestivo, prima che la situazione peggiori.

Credit Manager e CFO possono così disporre di dashboard intuitive per prendere decisioni informate, evitando sorprese e ricorrere prematuramente al recupero crediti.

Caring e customer service integrato: l’“educazione al pagamento”

Una delle evoluzioni più interessanti del Credit Management moderno è l’introduzione del concetto di caring: un approccio proattivo e umano alla gestione del credito commerciale, finalizzato non solo all’incasso ma anche all’educazione del cliente al rispetto delle scadenze.

Questo significa, ad esempio, fare chiamate di cortesia prima della scadenza delle fatture, inviare reminder personalizzati o semplicemente verificare che il cliente abbia ricevuto la documentazione corretta. Si tratta di piccoli accorgimenti che possono evitare grandi problemi e ridurre la necessità di passare al recupero crediti.

Integrazione con le altre funzioni aziendali

La gestione del credito commerciale non può funzionare in isolamento: è fondamentale che sia integrata con le principali funzioni aziendali. A partire dall’area commerciale, che ha il contatto diretto con i clienti e conosce nel dettaglio il loro comportamento. Un dialogo costante tra vendite e credit management aiuta a bilanciare obiettivi di fatturato e sostenibilità finanziaria.

In alcune realtà, come Sagres, vengono persino previsti incentivi legati agli incassi per la rete vendita, con l’obiettivo di promuovere una clientela affidabile e solvibile.

Anche il ruolo dell’area amministrativa e finanziaria, in particolare del CFO, è centrale: un credit management ben strutturato contribuisce alla gestione del capitale circolante, al miglioramento della liquidità e alla definizione di KPI utili per il reporting e il controllo di gestione.

Infine, non va sottovalutato il contributo del customer care, spesso in prima linea nell’ascolto dei problemi del cliente. Integrare il servizio clienti nel processo di gestione del credito può aiutare a intercettare in anticipo eventuali criticità e risolverle prima che diventino insolvenze, riducendo così le situazioni che portano al recupero crediti.

Il ruolo dello studio legale: ultima risorsa, non prima scelta

Nel modello di Sagres, l’intervento legale non è mai la prima opzione. Viene attivato solo dopo aver esaurito ogni possibilità di recupero bonario, sempre con l’obiettivo di preservare la relazione commerciale. Quando si arriva al punto di coinvolgere l’ufficio legale interno, l’approccio resta orientato al dialogo e alla transazione, con grande attenzione alla verifica della documentazione e alla comprensione delle cause del mancato pagamento.

Il fine non è solo riscuotere, ma farlo con equilibrio e responsabilità, minimizzando i rischi legali e i conflitti inutili.

Questo approccio articolato e integrato al credit management rappresenta oggi una leva strategica per la sostenibilità e la competitività delle imprese. Non si tratta solo di proteggere il cash flow, ma anche di costruire un modello di relazione commerciale più consapevole, efficiente e umano.

Implementare un approccio strutturato e professionale alla gestione del credito commerciale non è solo una scelta prudente, ma una vera e propria leva strategica per il successo e la sostenibilità dell’impresa. I vantaggi che ne derivano sono molteplici, e toccano trasversalmente diverse aree dell’organizzazione, dal finance al commerciale, fino al customer care:

  • Miglioramento della liquidità e del flusso di cassa

Uno dei benefici più evidenti riguarda la liquidità aziendale. Una gestione del credito ben orchestrata permette infatti di ridurre i tempi medi di incasso (DSO – Days Sales Outstanding), accelerando l’entrata di risorse finanziarie in azienda e riducendo l’esposizione verso crediti a rischio. Questo si traduce in una maggiore capacità di investimento, minore ricorso al credito bancario e, in generale, una migliore solidità finanziaria.

  • Riduzione del rischio di insolvenza

Attraverso strumenti di valutazione preventiva e un monitoraggio costante dei clienti, è possibile identificare segnali di rischio prima che si trasformino in veri e propri mancati pagamenti. Prevenire, in questo ambito, è molto più efficace (e meno costoso) che curare. L’analisi dei comportamenti di pagamento, incrociata con dati finanziari aggiornati, consente di intervenire in modo tempestivo e personalizzato.

  • Fidelizzazione e migliore Customer Experience

Un altro aspetto spesso sottovalutato è l’effetto positivo sul rapporto con il cliente. Un’attività di sollecito gestita con empatia, trasparenza e orientamento alla soluzione contribuisce a rafforzare la relazione commerciale. Invece di percepire il sollecito come una forzatura, il cliente lo vive come un momento di attenzione e supporto. Questo approccio riduce il rischio di abbandono e contribuisce a costruire una relazione di fiducia nel lungo periodo.

  • Maggiore efficienza operativa e riduzione dei costi

Automatizzare i processi ripetitivi legati alla gestione del credito commerciale – come l’invio di reminder, il tracciamento dei pagamenti o la produzione di report – permette di alleggerire il carico di lavoro interno, ridurre gli errori e ottimizzare le risorse. Inoltre, prevenire il ricorso a procedimenti legali grazie a interventi tempestivi significa abbattere i costi legati al contenzioso, spesso elevati e imprevedibili.

  • Trasparenza e affidabilità dei dati

L’utilizzo di sistemi informatici dedicati, come Sagest™, permette di lavorare su dati aggiornati, centralizzati e affidabili. Questo rende possibile un’analisi accurata dell’andamento dei crediti, facilitando il reporting per il management e offrendo una visione sempre chiara della situazione finanziaria. La disponibilità in tempo reale di queste informazioni rappresenta un vantaggio competitivo rilevante.

  • Supporto alle decisioni strategiche

Infine, i dati raccolti attraverso una gestione evoluta del credito possono diventare una fonte preziosa per orientare le scelte strategiche e commerciali. Conoscere l’affidabilità dei clienti, il loro comportamento storico nei pagamenti e il loro livello di rischio consente di tarare meglio le politiche di vendita, selezionare i partner giusti e modulare le condizioni di pagamento in modo più consapevole.

In sintesi, la gestione del credito commerciale non è un’attività da relegare all’area amministrativa, ma una funzione strategica che impatta direttamente sulla redditività, sulla crescita e sulla reputazione dell’azienda. Investirvi tempo, risorse e competenze è oggi una scelta indispensabile per ogni impresa che voglia crescere in modo sano e sostenibile.

Approccio integrato per la sostenibilità aziendale

La distinzione tra “recupero crediti”, “credit collection” e “gestione del credito commerciale” non è meramente semantica, ma riflette approcci profondamente diversi alla relazione con il cliente e alla stabilità finanziaria dell’azienda.

Il recupero crediti è una fase reattiva e spesso aggressiva, focalizzata sull’incasso immediato. La credit collection rappresenta le attività operative di sollecito, che possono essere più o meno “umane”. La gestione del credito commerciale, invece, è un processo olistico e proattivo che integra la tutela finanziaria con la cura della relazione cliente a lungo termine.

Le aziende che adottano una visione lungimirante comprendono che la soddisfazione del cliente e la gestione efficace del credito non sono obiettivi contrapposti, ma sinergici.

Investire in una gestione del credito che privilegia l’ascolto, l’empatia e la personalizzazione, supportata da tecnologie avanzate e da una profonda integrazione tra le funzioni aziendali, si traduce in benefici tangibili: maggiore liquidità, riduzione dei rischi, miglioramento della reputazione e, soprattutto, la creazione di relazioni durature e profittevoli con i clienti.

Il #metodosagres è un esempio di come sia possibile raggiungere elevati tassi di incasso non “rincorrendo il credito” attraverso un tradizionale recupero crediti, ma “mettendo al centro il cliente”, educandolo al pagamento e trasformando la gestione del debito da un atto di accusa a un’opportunità di servizio e fidelizzazione. Questa è la vera chiave per la crescita sostenibile nel mercato odierno, che si distingue nettamente da un approccio classico al recupero crediti.

 

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