Recupero crediti e gestione del credito commerciale: i rischi di credibilità per il management
I fattori di rischio per un’azienda con monte crediti alto nel contesto economico-finanziario attuale
L’attuale situazione economico finanziaria ha modificato i contesti nei quali le imprese si trovano ad operare.
Si è passati da una situazione di abbondanza di liquidità ad una situazione di credit crunch, nella quale le banche italiane hanno notevolmente ridotto il flusso di risorse da destinare alle PMI, nonostante i numerosi interventi della BCE. Inoltre, la maggiore dipendenza del sistema italiano delle PMI dal credito bancario ha di fatto acuito la crisi di liquidità, trasformando in molti casi la crisi finanziaria in una situazione di squilibrio economico patologico e portando le PMI al fallimento.
In questo scenario, il controllo della liquidità diviene un fattore critico per la sopravvivenza delle aziende. La dinamica della liquidità ed i suoi andamenti sono divenuti principali fattori di rischio dell’impresa, potendo determinare il successo o, al contrario, il dissesto e la futura chiusura.
L’importanza della pianificazione finanziaria
In tale contesto la pianificazione finanziaria costituisce un patrimonio di primaria importanza per lo sviluppo dell’azienda in quanto consente di accertare la sostenibilità del piano strategico sotto il profilo finanziario. In altre parole, consente di verificare in quale misura l’azienda è in grado di finanziare i propri fabbisogni di capitali e di conseguenza in quale misura dovrà rivolgersi ad altre forme di finanziamento come aumenti di capitale, finanziamento di istituti di credito ed altri strumenti di finanza alternativa.
Come spesso con una provocazione tra addetti ai lavori si usa dire, “il fatturato può essere una fantasia”, il “risultato è una opinione”, mentre “la cassa è una realtà”. In effetti la possibile fantasia di un fatturato, che comunque resta il presupposto per creare valore aggiunto e quindi flussi di cassa della gestione corrente, da sola non basta. A tale fine può essere importante un’analisi del capitale circolante netto, dato dalla differenza tra attività correnti e passività correnti. Rientrano infatti nell’attivo corrente:
- crediti verso clienti;
- magazzino prodotti finiti, in lavorazione e materie prime;
- cassa;
- ratei e risconti attivi.
Il Capitale circolante è uno degli indici tra i più importanti della solidità finanziaria dell’azienda nel breve termine. L’analisi dei flussi di capitale circolante netto può contribuire a capire come a fronte di risultati economici anche largamente positivi, possa accompagnarsi un peggioramento della solvibilità dell’azienda. Perciò il monte del fatturato da esigere, i crediti devono essere gestiti per ottenere il miglior vantaggio possibile senza deprimere più di tanto la credibilità commerciale verso la clientela.
Evitare il rischio affidandosi a professionisti
Per evitare situazioni di rischio, molte aziende si affidano a figure manageriali in grado di gestire i crediti aziendali come i credit manager, figure che gestiscono i crediti dalla formazione fino all’incasso. È proprio qui che entra in gioco un servizio a valore aggiunto come quello che offre Sagres che attraverso il suo personale specializzato riesce a garantire la gestione del credito in tutte le sue fasi, comprendendo anche la gestione giudiziale e stragiudiziale ed infine il suo recupero ed incasso.
Altre vie per evitare il rischio
Al di fuori della gestione del credito affidato a professionisti vi possono essere altre vie percorribili come le cessioni, lo sconto del credito oppure il factoring. Sono strumenti che ormai fanno parte del quotidiano nella vita delle aziende e che necessitano di un approccio “saggio”. Occorre cioè effettuare un’analisi dei crediti stessi.
In primis un monte crediti alto è sicuramente un fattore da valutare, poiché può essere un campanello di allarme della capacità dell’impresa di trasformare il suo fatturato in cassa disponibile. Un valore molto alto può compromettere la credibilità dell’azienda e del suo management agli occhi degli stakeholders interni ed esterni. Occorre per questo, prima di tutto, fare un’analisi dell’andamento storico dei crediti per capire alcuni aspetti:
- anzianità dei crediti;
- insolvenza del credito;
- analisi della liquidità aziendale.
I risultati di questa analisi ci forniranno l’indicazione degli strumenti più idonei. Ad esempio, se l’azienda ha crediti molto datati ed in parte insoluti ma un ottimo grado di liquidità, lo strumento del factoring non serve.
Al contrario, a fronte di un portafoglio crediti a lungo termine e un fabbisogno di liquidità immediata, questo è lo strumento che fa al caso di specie.
La cessione del credito rappresenta uno degli istituti attraverso cui è facile ottenere liquidità immediata a fronte di ricchezza futura.
Come mantenere solidità e credibilità riducendo i rischi
In conclusione, la pianificazione finanziaria e dei flussi di cassa può avvalersi di tanti strumenti ma, come un abito sartoriale, non esiste una soluzione standard che vale per tutti allo stesso modo.
È qui che entra in gioco il manager con le sue competenze ed esperienze.
Fare affidamento su professionisti del mestiere come quelli presenti nella nostra azienda in questi casi può portare a trovare una soluzione personalizzata per ridurre al minimo i rischi.
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Angelo Morrone
Esperto Credit Controller con ampia esperienza nell’industria food & beverages. Con competenze in Internal Audit, Retail, SAP ERP, Accounting e Financial Reporting.
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